Sommario
Lo stress da pandemia, caratterizzato dalla presenza del COVID-19 ha determinato risposte psicologiche acute nella popolazione.
La salute mentale appare infatti fortemente compromessa, perché l’arrivo improvviso di un nuovo virus e della conseguente pandemia, ha generato diversi scenari psicologici con compromissione della qualità della vita fisica e mentale.
Molte persone ad oggi continuano a sperimentare ansia persistente di essere sia l’agente che può diffondere il virus che la vittima di esso; il prolungato stato di vulnerabilità e incertezza rispetto a quando si potrà tornare alla normalità, il dolore, la perdita collettiva, l’isolamento e l’interruzione della vita quotidiana ci ha resi più fragili (Gordon et al., 2020).
Questi cambiamenti drastici e repentini hanno generato una nuova consapevolezza in cui gli aspetti della nostra vita che davamo per scontati ora sembrano non rappresentare più un punto fermo.
Questa fase di transizione ha pertanto delle caratteristiche uniche. Anche se non ci troviamo più nella condizione iniziale della pandemia da COVID-19, non si può certo dire di essere tornati a vivere la normalità. L’incertezza generale spinge molte persone ad evitare il contatto con gli altri, a pensare che si potranno nuovamente abitare in sicurezza gli spazi sociali.
In alcune situazioni, si può provare un senso di sicurezza che ci riporta alla vita pre-pandemia, ma in altri momenti la tendenza è quella di sentirsi sfiduciati, specialmente quando giudichiamo quali decisioni sono sicure.
Gran parte della tensione durante questa fase di transizione deriva dall’ansia che non si sta agendo bene; queste sfide psicologiche hanno generato incertezza e insicurezza in molte persone che continuano a chiedersi cosa possono fare per affrontare al meglio questo periodo (Shea, 2021)
Secondo alcuni studiosi (Bonanno et al., 2021), la chiave che può fornire un’ancora e una bussola per affrontare questo viaggio è la nostra flessibilità psicologica.
Stress da pandemia e flessibilità psicologica
La flessibilità psicologica è un meccanismo di resilienza che ci consente di affrontare i fattori di stress. È stata descritta come una sequenza di tre fasi (Bonanno & Burton, 2013):
- valutare gli elementi della situazione e del contesto;
- selezionare una risposta fisica e mentale o strategia di coping;
- monitorare il successo raggiunto o modificarlo secondo i bisogni individuali.
Secondo i ricercatori, allo stato attuale, per migliorare la nostra capacità di resilienza è necessario creare le condizioni ottimali per essere flessibili. Sia la resilienza che la flessibilità sono facilitate da aspetti come la speranza, l’ottimismo, la grinta, la perseveranza e la consapevolezza.
Coltivare questi aspetti fornisce le giuste risorse interne e aumenta la motivazione per la risoluzione dei problemi.
Speranza e ottimismo
La speranza e l’ottimismo sono due costrutti psicologici che riguardano le convinzioni di un individuo riguardo al futuro. Mentre l’ottimismo è un tratto stabile di personalità correlato alla sensazione che accadranno cose buone in futuro, la speranza implica la volontà di ottenere risultati positivi e la capacità di generare strategie flessibili per la risoluzione dei problemi quando si affrontano ostacoli per raggiungere gli obiettivi desiderati.
Grinta e perseveranza
La grinta è un costrutto di personalità che si caratterizza per la tenacia, la perseveranza e la passione verso obiettivi di lungo termine. La grinta consente alle persone di impegnarsi in attività come lo studio o l’esercizio, anche se le attività stesse potrebbero non essere percepite come gratificanti.
Consapevolezza
La consapevolezza implica la capacità di essere aperti e di osservare piuttosto che giudicare o “respingere” pensieri e sentimenti. Essere consapevoli ci consente di apprezzare la nostra umanità e di riflettere sul momento presente con compassione.
Come allenare la flessibilità psicologica
Gli autori del presente articolo, il Dottor Robert Gordon della New York University e il Dottor Jed Griffin della Columbia University, forniscono alcuni suggerimenti su come allenare la flessibilità psicologica e la resilienza:
- coltivare una visione ottimistica;
- porsi domande del tipo “cosa hai scoperto di te stesso durante la pandemia?”, “c’è qualche aspetto che ti ha cambiato in meglio durante l’ultimo anno?”;
- costruire una narrativa più flessibile e auto-compassionevole;
- fare un elenco delle cose che si possono e non possono controllare;
- accettare gli eventi così come si verificano concentrandosi sulle proprie reazioni e atteggiamenti;
- considerare tutti gli sforzi e i sacrifici affrontati come parte della condizione umana piuttosto che come un’esperienza isolata;
- concentrarsi su che tipo di persona si aspira ad essere e porsi nuovi obiettivi a lungo termine;
- promuovere un maggior senso di auto-controllo: dopo aver provato una strategia chiedersi “quanto funziona bene quello che sto facendo?”, “posso provare qualcos’altro che potrebbe funzionare meglio?”.
In un periodo così incerto è importante ritagliarsi del tempo per coltivare la consapevolezza, l’ottimismo e la speranza. Solo in questo modo si potrà delineare una nuova motivazione che permetterà di affrontare in modo flessibile e resiliente tutti i cambiamenti che abbiamo vissuto anche se non li abbiamo scelti noi direttamente.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
Bibliografia
- Bonanno, G. A. (2021a). The resilience paradox. European Journal of Psychotraumatology.
- Bonanno, G. A. (2021b). The end of trauma: How the new science of resilience is changing how we think about PTSD (1st ed). Basic Books, Inc.
- Bonanno, G. A., & Burton, C. L. (2013). Regulatory flexibility: An individual differences perspective on coping and emotion regulation. Perspectives on Psychological Science, 8(6), 591–612
- Gordon, R. M., Dahan, J. F., Wolfson, J. B., Fults, E., Lee, Y. S. C., Smith-Wexler, L., Liberta, T. A., & McGiffin, J. N. (2020). Existential-humanistic and relational psychotherapy during COVID-19 with patients with preexisting conditions. Journal of Humanistic Psychology. Published online: November 2020
- Shea, L. M. (2021). The courage to be: Using DBT skills to choose who to be in uncertainty. Journal of Humanistic Psychology, 61(1), 260-274