Eiaculazione precoce

cura-eiaculazione-precoce-pescara

L’eiaculazione precoce  consiste nella difficoltà o incapacità dell’uomo di esercitare un controllo volontario sull’eiaculazione. E’ una disfunzione sessuale maschile che si manifesta quando l’eiaculazione si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale o prima che l’individuo lo desideri (DSM-5, 2013).

La presenza di tale disturbo può avere un impatto su molteplici aspetti della vita dell’individuo, inclusi quelli psicologici ed emotivi, nonché rapporti interpersonali. Dal punto di vista scientifico l’International Society for Sexual Medicine ha stabilito tre criteri chiave come aspetti centrali del disturbo come (Serofoglu et al., 2014):

  • il tempo di latenza dell’eiaculazione intravaginale;

  • la mancanza di controllo eiaculatorio;

  • le conseguenze psicologiche negative associate all’eiaculazione precoce come angoscia, frustrazione e/o evitamento dell’intimità sessuale .

Nella storia clinica dell’utente è importante comprendere se il disturbo è “permanente”, cioè presente da quando l’individuo è diventato sessualmente attivo, o se il disturbo è “acquisito”, cioè iniziato dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale.

Eiaculazione precoce e risposta sessuale maschile

Dal punto di vista bio-psicologico la normale risposta sessuale maschile può essere pensata come un processo caratterizzato da quattro fasi che prende il nome di ciclo di risposta sessuale. Questo processo inizia con una stimolazione fisica e mentale che determina l’eccitazione, in cui si verifica la tumescenza e la successiva erezione del pene. Segue un periodo di plateau in cui l’eiaculazione è controllata dal soggetto e nella quale si verifica il rapporto sessuale. L’eiaculazione e l’orgasmo subentrano dopo questa fase e si conclude con il ritorno del pene ad uno stato di riposo.

Nei soggetti affetti da eiaculazione precoce si pensa che questo processo sia compromesso (Buvat, 2011). In tal senso, l’individuo sperimenta un forte momento di eccitazione, seguito da un periodo ridotto della fase di plateau e da una rapida eiaculazione.

Aspetti fisiologici dell’eiaculazione

Per la comprensione di tale disfunzione sessuale è bene ricordare che il processo di eiaculazione è soggetto ad una forte modulazione cerebrale in cui partecipano il sistema simpatico e parasimpatico. Entrambi questi sistemi sono, in modo differente, responsabili del controllo della contrazione delle ghiandole sessuali e dei muscoli striati pelvici che sono coinvolti nel processo di eiaculazione (Georgiadis et al., 2012).

L’eiaculazione è inoltre controllata a livello cerebrale da diversi gruppi di neuroni localizzati in diverse aree del cervello che sono responsabili dell’elaborazione degli stimoli sessuali.

Valutazione e trattamento dell’eiaculazione precoce

Il clinico deve principalmente esplorare la storia sessuale dell’individuo raccogliendo informazioni sulla sua storia medico-clinica, la storia psicologica e suggerire eventuali esami fisici specifici – esame genito-urinario e neurologico – per avere una visione completa delle possibili cause sottostanti l’eiaculazione precoce. È pertanto indispensabile suggerire una consultazione multidisciplinare per garantire all’utente una diagnosi chiara e corretta.

La terapia psicologica e sessuologica è un’altra opzione di trattamento indicata per i soggetti che presentano eiaculazione precoce in quei casi in cui le cause psicologiche e interpersonali rappresentano un fattore sottostante il disturbo. Dal punto di vista psicologico la terapia può essere efficace per ridurre il disagio causato dalla disfunzione sessuale.

Il metodo terapeutico utilizzato in ambito sessuologico riguarda l’educazione degli utenti all’uso di tecniche volte a favorire l’apprendimento su come ritardare l’eiaculazione (Masters e Johnson, 1970; Semans, 1956). La gestione di tale disfunzione richiede molto spesso una combinazione sinergica dei diversi trattamenti – medico e psicosessuale – perché il solo trattamento farmacologico e/o psicologico potrebbe rivelarsi fallimentare.

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro

Bibliografia

  • American Psychiatric Association, (2013), Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quinta edizione, Edizione italiana a cura di Massimo Biondi, Raffaello cortina Editore, Milano.
  • Buvat, J. Pathophysiology of Premature Ejaculation. J. Sex. Med. 2011, 8, 316–327
  • Georgiadis, J.R.; Kringelbach, M.L. The human sexual response cycle: Brain imaging evidence linking sex to other pleasures. Prog. Neurobiol. 2012, 98, 49–81
  • Masters, W.H.; Johnson, V.E. Human Sexual Inadequacy; Little, Brown: Boston, MA, USA, 1970
  • Semans, J.H. Premature ejaculation: A new approach. South Med. J. 1956, 49, 353–358
  • Serefoglu, E.C.; McMahon, C.G.; Waldinger, M.D.; Althof, S.E.; Shindel, A.; Adaikan, G.; Becher, E.F.; Dean, J.;Giuliano, F.; Hellstrom, W.J.G.; et al. An Evidence-Based Unified Definition of Lifelong and Acquired Premature Ejaculation: Report of the Second International Society for Sexual Medicine Ad Hoc Committee for the Definition of Premature Ejaculation. J. Sex. Med. 2014, 11, 1423–1441