Il legame tra mamma e figlio appena nato

Il legame tra mamma e figlio appena nato può svilupparsi in diversi modi e in tempi diversi. A tal proposito, nella letteratura scientifica si parla di “bonding” per fare riferimento a quello speciale attaccamento che si forma tra una mamma e un papà e il loro bambino appena nato. Si tratta di un legame speciale perché è quello che spinge i genitori a precipitarsi nella stanza dei loro neonati al minimo piagnucolio.

È anche ciò che spinge i genitori a desiderare istintivamente di prendersi cura e nutrire il proprio bambino. A volte, il legame è immediato: i genitori si innamorano quando lo vedono per la prima volta.

In altre circostanze, sviluppare questa forma di legame richiede più tempo. Gli studi hanno infatti rilevato che circa il 20% delle neo mamme e dei neo papà non prova alcune reale attaccamento emotivo al neonato nelle ore successive al parto. A volte possono volerci settimane o mesi per sviluppare questo legame.

Quando le mamme o i papà vivono una condizione di questo tipo è importante non agitarsi, provare ansia o sentirsi in colpa, ma temporeggiare per vedere come questo aspetto si evolverà nel tempo. Allo stesso tempo, se l’assenza del legame è accompagnato da una sorta di rifiuto e incapacità di soddisfare i bisogni primari di cura e nutrimento, è importante richiedere un supporto psicologico immediato.

Perché i genitori si legano con il bambino?

L’attaccamento è un importante istinto umano che promuove nei bambini un senso di sicurezza e autostima. Aiuta anche i genitori a sentirsi in contatto con il nuovo membro della famiglia.

Può iniziare a formarsi anche prima che il bambino nasca, quando si avvertono i primi calci o movimenti nella pancia, o quando lo si comincia a vedere durante le ecografie. Anche il bambino inizia a conoscere e familiarizzare con la mamma già da quando si trova nel grembo materno attraverso il suono della sua voce.

Come avviene il legame tra genitore e figlio?

Questo legame può svilupparsi in molti modi. Quando guardi il tuo piccolo, toccando la sua pelle, dandogli da mangiare, prendendoti cura di lui. Queste sono tutte attività che favoriscono la formazione del legame. Cullare il bambino per farlo addormentare o accarezzargli la schiena può farlo sentire più a suo agio.

Perché non riesco a sentirmi legata a mio figlio?

Sebbene il legame possa essere immediato per alcune persone, altri possono assumere atteggiamenti diversi, ad esempio guardare il bambino appena nato che piange e una volta arrivati a casa chiedersi “chi è questa persona?”. Questo tipo di atteggiamento può innescare nella mamma o nel papà un forte senso di colpa o inadeguatezza, ma a volte questo processo può richiedere del tempo. Man mano che si comincia a prendersi cura del nuovo arrivato, molte mamme iniziano a scoprire che il loro attaccamento cresce.

A volte il legame può essere particolarmente difficile se la mamma ha subito un parto cesareo o non ha avuto modo di vedere il proprio bambino subito dopo il parto. Nei casi in cui un bambino nasca prematuramente e necessita di trascorrere un certo periodo di tempo nell’unità di Terapia intensiva neonatale o magari se il bambino è stato adottato, sono tutte situazioni in cui potrebbe volerci un tempo maggiore per sviluppare un legame con lui.

In altre situazioni, alcune mamme sviluppano una depressione postpartum, che impedisce loro di legarsi completamente al loro bambino. Il dolore o lo stress determinato dal parto, soprattutto se è stato un parto difficile, possono intralciare il processo di attaccamento. A volte, la situazione psicologica di una madre o un padre può influenzare lo sviluppo di un legame con il nuovo arrivato.

Qualsiasi delle seguenti condizioni può interferire con gli sforzi di una madre o un padre di creare un legame con il bambino:

  • una storia infantile in cui è mancato un modello genitoriale positivo;
  • una storia di depressione o malattia mentale;
  • una gravidanza precedente persa o la perdita di un bambino;
  • mancanza di supporto familiare e sociale;
  • fattori stressanti esterni come disoccupazione o problemi finanziari;
  • problemi coniugali come abuso e maltrattamento psicologico e/o fisico.

Come legarsi al proprio figlio?

Ecco alcuni suggerimenti che renderanno più facile il legame con il proprio bambino:

  • chiedere se è possibile, subito dopo il parto, di poterlo avere in camera e dormire nella stessa stanza;
  • se il bambino è nato prematuro si può chiedere al personale dell’ospedale se è possibile toccarlo. Anche solo parlare con il bambino può favorire la formazione del legame;
  • una volta rientrati a casa, è importante trascorrete molto tempo con il piccolo indossandolo in una fascia o in un marsupio, facendolo dondolare sulle ginocchia o cantandogli una canzone. La voce e il tocco della mamma possono essere molto confortanti;
  • si può provare anche a fare un leggero massaggio al bambino. Le ricerche evidenziano che il massaggio non solo favorisce lo sviluppo del rapporto tra genitore e bambino, ma può anche alleviare lo stress dei neonati prematuri e alleviare la depressione post-partum nella madre. Per imparare a massaggiare il bambino nel modo giusto è preferibile guardare un video, leggere un libro o seguire un corso in un ospedale locale;
  • è importante che ci sia il contatto pelle a pelle con il neonato. Questa pratica, chiamata “cura del canguro, viene spesso utilizzata nei bambini prematuri, ma diversi studi hanno scoperto che induce uno stato di calma anche nei bambini nati a termine. Non solo favorisce il legame, ma può anche migliorare la capacità del bambino di allattare.

Favorire il legame con il papà

I papà a volte possono avere più difficoltà a legare con il loro piccolo, soprattutto perché non allattando non hanno le stesse possibilità della mamma di coltivare un contatto diretto così frequente. Ecco alcuni suggerimenti per migliorare l’esperienza di attaccamento padre-bambino:

  • iniziare a legare con il bambino sin da quando si trova nel grembo. Mettere una mano sulla pancia della partner per sentire il bambino scalciare, andare con la mamma dal medico per le visite prenatali e iniziare a pensare al tipo di padre che si vuole essere;
  • anche essere in sala parto durante il parto e partecipare il più possibile è un elemento che può favorire la formazione del legame;
  • aiutare la mamma con le cure del bambino, ad esempio facendogli il bagnetto, cambiando i pannolini o cantandogli una ninna nanna;
  • passeggiare con il bambino tenendolo in una fascia vicino al corpo.

Volendo concludere, per entrambe le figure genitoriali, qualora siano passati alcuni mesi e non si avverte ancora nessun legame con il bambino è importante chiedere un supporto psicologico per determinare la causa del problema al fine di promuovere un cambiamento positivo e ripristinare un’armonia personale e familiare.

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro