Matrimonio bianco

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Il matrimonio bianco si caratterizza per l’assenza dell’atto della penetrazione. Riguarda tutte quelle coppie che riescono a fare esperienza della sessualità solo per ciò che riguarda i preliminari, la masturbazione ed il sesso orale.

La possibilità di vivere la sessualità in modo alternativo porta i coniugi a raggiungere una sorta di accordo tacito dove, anche se la penetrazione non è presente, riescono comunque a godere di una certa intimità.

Tuttavia, con il passare del tempo, e spesso con il desiderio femminile e materno di voler avere un figlio, la situazione inizia ad essere vissuta come problematica.

Diversi sono gli aspetti e i fattori che possono partecipare al mantenimento di questo tipo di situazione

Matrimonio bianco e aspetti religiosi

L’attività sessuale è una componente fondamentale delle relazioni intime. Nel corso degli ultimi anni si è notato che impegnarsi con costanza nell’attività sessuale produce benefici fisiologici simili a quelli dell’esercizio fisico. La possibilità di impegnarsi in comportamenti sessuali positivi all’interno del matrimonio può essere controbilanciata dalla presenza di alcune credenze o convinzioni che possono influenzare la soddisfazione sessuale di un individuo (Barrientos & Paez, 2006).

Non è raro osservare all’interno dei matrimoni bianchi la presenza di forti credenze religiose con una conseguente e specifica visione della sessualità.

A tal proposito, dal punto di vista scientifico si è osservato che la religiosità, ossia quanto un soggetto può sentirsi religioso, si correla negativamente alla soddisfazione sessuale, all’esperienza e ad atteggiamento sessuali permissivi (Beck et al., 1991).

Una partecipazione attiva alla dimensione o vita religiosa prevede un minor coinvolgimento durante l’attività sessuale, incluso il sesso orale, anale e vaginale (Mahoney, 1980).

Seguire rigidamente i precetti religiosi sembra quindi influenzare la soddisfazione sessuale all’interno dei rapporti matrimoniali, in quanto entrambi i partner presentano maggiori sensi di colpa legati alla sessualità e presenza di disfunzioni sessuali (Purcell, 1984).

Una spiegazione di tali risultati potrebbe essere legata al modo in cui la religione considera la sessualità. Diverse correnti religiose considerano infatti molti comportamenti sessuali – come il sesso orale, il sesso anale o la masturbazione – come atti impuri o immorali (Murray-Swank et a., 2005).

Alcune dottrine religiose considerano la sessualità del matrimonio come qualitativamente diversa rispetto ad una sessualità praticata fuori dal matrimonio. Altre correnti di pensiero ritengono che la sessualità dentro il matrimonio sia qualcosa di sano e positivo (ibidem).

Di conseguenza, questi messaggi contrastanti possono influenzare le opinioni sulla sessualità, collegando determinati comportamenti a sentimenti di colpa, vergogna o persino peccato.

Cultura, famiglia, religione ed effetti sulla sessualità

Lo sviluppo sessuale di una persona è un processo che comprende dimensioni fisiche, psicologiche, emotive, sociali e culturali. La trasmissione di valori culturali da una generazione all’altra costituisce una componente centrale per lo sviluppo della propria identità sessuale.

Nella nostra società, sono ancora poche le famiglie e gli istituti che si impegnano in un’educazione improntata all’affettività e la sessualità.

L’essere stati esposti da piccoli a messaggi contrastanti sulla sessualità in cui questa veniva presentata come qualcosa di “sporco e peccaminoso”, o aver avuto genitori riluttanti ad affrontare discussioni di questo tipo, ha potuto generare in alcuni soggetti una paura rispetto all’idea di conoscere il proprio corpo, così come all’idea di poter avere rapporti sessuali.

Nei matrimoni bianchi possono spesso emergere elementi di questo tipo. Nonostante queste coppie praticano una sessualità alternativa a quella penetrativa, allo stesso tempo manifestano profondi sensi di colpa e vergogna per il fatto stesso di vivere la sessualità.

Il fatto di non riuscire a vivere e percepire la sessualità come un bisogno fondamentale e naturale della propria vita genera un profondo senso di vergogna che non li spinge a richiedere nell’immediato l’aiuto necessario. Far trascorrere molto tempo non fa che aumentare il disagio e spinge i partner da una parte a mantenere la situazione intatta e dall’altra a cercare nell’altro la “causa” di quanto stanno vivendo.

Cause: fisiologia e sessuologia femminile

Tra le cause fisiologiche che uno o entrambi i partner possono presentare, nelle donne la letteratura mette in evidenza la probabile presenza di una disfunzione sessuale che prende il nome di vaginismo. Con questo termine si fa riferimento alla contrazione spasmodica, involontaria del canale vulvo-vaginale con annesso dolore, causato da un’ipersensibilità localizzata a livello genitale (Biswas e Ratman, 1995).

In linea con quanto esposto precedentemente, uno dei fattori che spesso si riscontra in queste pazienti è un alto grado di disinformazione per ciò che riguarda la sessualità (Ellison, 1968).

Sembrerebbe che l’assenza di un’educazione sessuale sia anche correlata ad una rigida educazione familiare sulla sessualità che potrebbe determinare nella donna paura del dolore e conseguentemente un evitamento del rapporto sessuale.

Rispetto alla componente medico-ginecologica le donne possono presentare anomalie dell’imene, anomalie congenite, atrofia vaginale e aderenze dovute a chirurgia o radiazioni intravaginali, prolasso dell’utero, endometriosi, infezioni, lesioni vaginali e così via (Basson, 1996).

Cause: fisiologia e sessuologia maschile

Negli uomini che vivono la condizione del matrimonio bianco si è riscontrata la presenza di una o più disfunzioni sessuali come l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile. Sembrerebbe che anche nella controparte maschile la presenza di un orientamento religioso o un’educazione alla sessualità molto rigida determina una minor volontà nel ricercare rapporti sessuali, così come una minore soddisfazione sessuale (Althof et al., 2010).

Dal punto di vista psicologico gli uomini potrebbero presentare una risposta ansiosa all’idea di un rapporto sessuale completo che va così a determinare una rapida eiaculazione. Clinicamente spesso è presente anche la cosiddetta ansia da prestazione in cui l’uomo ha paura di sperimentare un fallimento sessuale e/o si percepisce come poco prestante (Donatucci, 2006).

Dal punto di vista organico e urologico è probabile che l’eiaculazione precoce sia un conseguenza secondaria della prostatite. L’infiammazione prostatica potrebbe infatti portare ad una sensazione alterata che determina a livello neurofisiologico una modulazione del riflesso eiaculatorio (Jannini, Simonelli, 2002)

Trattamento

Considerata la complessità della situazione della coppia che vive un matrimonio bianco è necessario che il consulto sia di tipo multidisciplinare. È fondamentale una valutazione medica di entrambi i partner volta ad escludere la presenza di anomalie e/o patologie organiche che non facilitano o possono rendere impossibile l’atto penetrativo.

Allo stesso tempo, essendo il matrimonio bianco una situazione in cui si rintracciano diversi elementi psicologici e sessuologici limitanti dovuti ad una scarsa educazione sessuale, mancanza di esperienza, credenze religiose spesso errate, difficoltà di comunicare i propri bisogni e desideri sessuali, è fondamentale richiedere un consulto specialistico che favorisca una corretta gestione di questi aspetti e che possa permettere alla coppia di costruire un nuovo benessere psicologico e sessuale.

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro

Bibliografia

  • Barrientos, J. E., & Paez, D. (2006). Psychosexual variables of sexual satisfaction in Chile. Journal of Sex & Marital Therapy, 32, 351-368.
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  • Ellison C. Psychosomatic factors in the unconsummated marriage. J Psychosom Res 1968;12:61–5
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  • Donatucci CF. Etiology of ejaculation and pathophysiology of premature ejaculation. J Sex Med 2006; 3: 303–8.
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