Il neurone: cos’è e come funziona

Il neurone è una cellula nervosa e rappresenta l’elemento base del sistema nervoso. Pensare, mangiare, parlare, camminare, sedersi sono tutte azioni che svolgiamo quotidianamente. Ma ignoriamo il fatto che nel mentre di tutte queste attività, il nostro sistema cerebrale, in particolare le cellule nervose, lavorano ininterrottamente.

Il cervello è un organo preposto all’elaborazione delle informazioni e le cellule che trasmettono e gestiscono tutte queste informazioni sono chiamate neuroni. La loro caratteristica principale è quella di produrre e condividere segnali elettrici collegandosi tra loro attraverso reti complesse. Basti pensare che il nostro cervello contiene una quantità di neuroni di circa 100 miliardi.

È attraverso la crescita e lo sviluppo che si attivano e si modificano le reti neuronali e grazie al loro lavoro siamo in grado di apprendere, dare un senso alle informazioni e dirigere il comportamento.

I neuroni non sono i soli abitanti del cervello, perché esistono anche altre cellule cerebrali chiamate gliali che svolgono vari ruoli di supporto per far sì che il nostro sistema nervoso funzioni senza intoppi.

Ma entriamo adesso un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire meglio cosa sono e quali funzioni svolgono i neuroni.

Cos’è un neurone e a cosa serve

Un neurone, detto anche cellula nervosa, è l’elemento fondamentale che consente di trasmettere le informazioni nel cervello. Il corpo cellulare o soma, rappresenta il centro del neurone, dal quale partono diversi tipi di estensioni che consentono ai neuroni di collegarsi tra di loro.

I dendriti presenti sul neurone hanno il compito di codificare i segnali in ingresso da parte delle altre migliaia di neuroni presenti. I segnali in uscita vengono invece trasmessi da un altro componente del neurone, detto assone, che può estendersi per lunghe distanze (anche metri) per raggiungere altri neuroni o altri tipi di cellule.

Lo spazio che si crea tra l’assone di un neurone trasmittente e il dendrite di un neurone ricevente è chiamato sinapsi, ossia uno spazio in cui le cellule si scambiano i segnali cerebrali. Ovviamente, il nostro cervello contiene centinaia di diversi tipi di neuroni che hanno forme fisiche particolari, in base alla loro funzione:

  • i neuroni sensoriali tramettono segnali dagli organi di senso, quindi tatto, vista, udito, olfatto e gusto;
  • i motoneuroni trasportano i segnali che partono dal cervello e arrivano ai nostri muscoli. Grazie a loro siamo in grado di compiere e controllare i movimenti fisici;
  • gli interneuroni consentono ai neuroni sensoriali e quelli motori di poter comunicare tra di loro.

Come comunicano i neuroni

I neuroni comunicano utilizzando segnali elettrici o potenziali d’azione. La capacità di un neurone di trasmettere e inviare un segnale dipende dalle informazioni in entrata e quindi dai segnali che riceve attraverso i dendriti. Pertanto, un potenziale d’azione viene generato nell’assone e trasportato per tutta la sua lunghezza.

Il viaggio tra l’assone di un neurone fino al dendrite di un altro neurone avviene nello spazio sinaptico. Il segnale elettrico deve cioè attraversare lo spazio tra i neuroni e grazie alla sinapsi il segnale elettrico iniziale viene tradotto in un segnale chimico.

Il potenziale d’azione ha la funzione di rilasciare molecole chiamate neurotrasmettitori attraverso la sinapsi. Si attiva così un nuovo processo: il segnale chimico viene nuovamente tradotto in segnale elettrico e si “lega” al neurone successivo. In base al tipo di neurotrasmettitore rilasciato si attiva una risposta cerebrale di tipo eccitatoria o inibitoria.

Le sinapsi eccitatorie inviano segnali che incoraggiano la creazione di un potenziale d’azione da parte del neurone successivo, mentre quelle inibitorie, come dice il termine stesso, tendono ad inibirlo.

Le interconnessioni tra i neuroni consentono la formazione di reti di elaborazione delle informazioni altamente complesse. Nel tempo, queste connessioni possono diventare più forti o più deboli a seconda dei modelli di attivazione dei neuroni. I cambiamenti nella struttura e nella funzione avvengono a livello delle sinapsi tra i neuroni. Questa capacità di cambiamento è chiamata plasticità sinaptica ed è essenziale per la capacità di apprendimento del cervello.

I neurotrasmettitori

I neurotrasmettitori chiamati anche trasmettitori chimici o messaggeri chimici, rappresentano un gruppo di agenti chimici rilasciati dai neuroni per stimolare i neuroni vicini o le cellule muscolari o ghiandolari, consentendo così il passaggio degli impulsi da una cellula all’altra attraverso il sistema nervoso.

Le cellule gliali

Il sistema cerebrale non è regolato soltanto dall’attività dei neuroni, ma anche da altre cellule cerebrali chiamate “gliali”. Queste rappresentano un insieme di cellule non neuronali, proprio perché non trasmettono segnali elettrici. Le cellule gliali sono però fondamentali perché forniscono supporto strutturale e di altro tipo al fine di garantire che i neuroni possano funzionare correttamente.

Le diverse tipologie di cellule gliali sono responsabili di specifiche funzioni. Le categorie principali sono:

  • microglia: si occupano di garantire una corretta difesa immunitaria al nostro cervello proteggendolo da potenziali minacce di malattia. Inoltre, smaltiscono gli avanzi di lesioni cellulari o dei neuroni morti;
  • astrociti: chiamati così per la loro forma a stella, supportano in parte la funzione dei neuroni aiutando a mantenere un ambiente adatto alla vita dei neuroni. Partecipano anche all’attività dei neurotrasmettitori nelle sinapsi tra i neuroni;
  • oligodendrociti: forniscono supporto strutturale agli assoni dei neuroni attraverso un processo chiamato mielinizzazione. La funzione degli oligodendrociti è quella di produrre una sostanza chiamata mielina, ossia una guaina isolante attorno agli assoni che consente loro di trasportare i segnali elettrici in modo più efficiente.

Promuovere la salute del cervello

La vita pone diverse sfide al nostro cervello e, con l’età, i cambiamenti nella struttura e nella funzione cerebrale potrebbero determinare diversi gradi di deterioramento cognitivo. Per ridurre al minimo questi rischi gli scienziati sottolineano quanto sia importante adottare un stile di vita sano per proteggere la salute del cervello ed il funzionamento mentale.

Tra i comportamenti che gli scienziati suggeriscono vi è sicuramente il praticare uno sport regolarmente, adottare una dieta equilibrata, coltivare la vita sociale, riposare in modo adeguato e prendersi cura del benessere fisico e mentale.

L’insieme di queste attività aiutano a rallentare il degrado neuronale e questo dovrebbe essere un ottimo motivo per iniziare ad integrarle nella vita di tutti i giorni.

A cura della Dottoressa Giorgia Lauro