Sommario
L’uso di pornografia in adolescenza ha subito un aumento significativo negli ultimi anni. Con l’avvento di internet, la diffusione di materiale pornografico ha interessato tutto il globo (Willoughby et al., 2018).
Entrando più nel dettaglio, alcune ricerche evidenziano come negli adolescenti e giovani adulti l’uso della pornografia si aggira intorno al 43%.
Questo aumento dei modelli di consumo di materiale pornografico può essere spiegato in parte dalla “Teoria della Tripla A” (Cooper, 1998). Secondo questa teoria tre sono i fattori che entrano in gioco:
- Accessibility: tutti oggi hanno la possibilità di accedere facilmente ad internet;
- Affordability: Internet diventa vantaggioso per il consumo di materiale pornografico perché garantisce ricerche immediate e disponibili in qualunque momento della giornata;
- Anonimity: Internet garantisce anonimato ai consumatori.
I filoni di ricerca in questo campo sono molteplici; da una parte alcuni studi hanno cercato di comprendere come gli adolescenti utilizzano la pornografia e quali sono le variabili associate al suo utilizzo, mentre altri hanno cercato di delineare possibili profili di giovani e adolescenti che consumano pornografia.
Cos’è la pornografia
La pornografia può essere definita in senso lato come l’insieme di immagini e video prodotti da professionisti o generati dai consumatori stessi con l’obiettivo di generare eccitazione sessuale nello spettatore (Peter & Valkenburg, 2016). Si parla di pornografia tradizionale per intendere quella trasmessa attraverso mezzi di comunicazione come televisione, film e riviste.
La pornografia su Internet invece si riferisce alla visualizzazione o il download online di immagini e video in cui i genitali sono in primo piano e/o due o più persone hanno rapporti sessuali con l’intenzione di stimolare una reazione sessuale nello spettatore.
La pornografia è sempre più sfaccettata con una varietà di attività sessuali presenti nei diversi generi pornografici, inclusa la masturbazione, il sesso orale, rapporti vaginali e anali, tutti con un focus sui genitali.
Internet ha perciò trasformato radicalmente il rapporto tra l’individuo e la pornografia consentendo l’accesso ad una scorta infinita di materiale gratuito e diversificato, accessibile da qualsiasi luogo con una connessione internet e disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana (Wood, 2011).
La pornografia online
Rispetto alla pornografia online, quella tradizionale pone l’adolescente in una condizione di rischio maggiore. Per poter usufruire di quel materiale, il giovane deve infatti recarsi fisicamente presso un rivenditore al fine di acquistare una rivista o un film. In una situazione di questo tipo, il rischio percepito dall’adolescente è anche quello di poter essere scoperto dai genitori.
L’esposizione alla pornografia online è invece più difficile da monitorare per i genitori rispetto a quella tradizionale (Collins et al., 2017).
Il bambino o l’adolescente percepisce e vive l’esperienza della pornografia online come qualcosa di anonimo e privato. Questo aspetto li incoraggia a cercare materiale che ovviamente non cercherebbero tramite i media tradizionali. Altra differenza significativa è che, se la pornografia tradizionale è in qualche modo regolamentata, il contenuto di quella online è ampiamente non controllata (Wright e Donnerstein, 2014).
Gli studi suggeriscono che la pornografia online spesso ritrae forme estreme di sessualità e contenuti sessualmente violenti rispetto alla pornografia tradizionale (Collins et al., 2017).
A questo si aggiunge che la pornografia online presenta script o copioni sessuali che promuovono e sostengono comportamenti aggressivi e stereotipati di genere (Bridges et al., 2010).
In tal senso gli uomini sono gli autori e le donne sono le vittime. Viene spesso rappresentata una varietà di comportamenti aggressivi che accompagnano il sesso, inclusi soffocamento, sculacciate, frustate, uso di oggetti particolari, morsi e così via.
Esistono inoltre diverse categorie, sempre più particolari e raffiguranti simulazioni di stupro tra adulti, ma anche tra baby-gang (Gossett e Byrne, 2002). Pertanto, la pornografia online essendo diversa da quella tradizionale in cui l’elemento immaginativo e fantasioso del dover pensare e costruire un’ipotetica fantasia sessuale è lasciata al singolo individuo, in termini di potenziali effetti su bambini e adolescenti è indubbiamente più pericolosa.
L’esposizione alla pornografia durante la pre-adolescenza e adolescenza può essere intenzionale o non intenzionale. Esempi di esposizione non intenzionale includono l’apertura di messaggi non richiesti o la ricezione di e-mail di spam (Chen et al, 2013), errori di digitazione di indirizzi web, ricerca di termini che hanno un significato ambiguo o visualizzazione accidentale di pubblicità specifiche e così via.
L’esposizione intenzionale alla pornografia è invece deliberata e mirata. In tal senso, l’individuo effettua una ricerca attiva di materiale online.
Esposizione alla pornografia
Dal punto di vista statistico è impossibile determinare il numero esatto di bambini e adolescenti esposti volontariamente e non alla pornografia. Il tasso di prevalenza varia nei diversi studi.
Ad esempio, uno studio condotto su giovani americani con età compresa tra i 10 ed i 17 anni ha indicato che il 34% della popolazione dello studio guardava intenzionalmente la pornografia (Wolak et al., 2007). Un altro studio statunitense su quasi 1.000 adolescenti ha riferito che il 66% dei maschi ed il 29% delle femmine guarda pornografia online (Short et al., 2012)
Fattori predittivi dell’uso di pornografia
Molti autori (Hardy et al., 2013) hanno cercato di comprendere quali sono i fattori che possono predisporre l’adolescente all’uso di pornografia. Dal punto di vista demografico, i fattori associati all’aumento dell’esposizione alla pornografia riguardano ragazzi di sesso maschile e uno status socio-economico basso.
Tra i fattori familiari, vivere ad esempio con un solo genitore, un livello inferiore di sorveglianza da parte dello stesso, assenza di comunicazione tra genitori e figli e così via, rappresentano fattori che possono determinare una maggiore ricerca e uso della pornografia (Ybarra e Mitchell, 2005).
Anche le caratteristiche di personalità giocano un ruolo fondamentale. Wright e colleghi (2014) hanno osservato che bambini e adolescenti che sono alla ricerca di sensazioni forti, è più probabile che ricorrano a comportamenti delinquenziali e di violazione delle regole. La presenza di uno scarso autocontrollo li predispone pertanto ad un maggiore comportamento di ricerca ed uso della pornografia online.
Anche gli adolescenti che si sentono insoddisfatti della propria vita hanno maggiori probabilità di impegnarsi in comportamenti di ricerca online di materiale pornografico (Peter e Valkenburg, 2016).
L’esposizione a traumi psicosociali è anche predittiva della visione di pornografia. I giovani che hanno subito abusi fisici o sessuali o che hanno vissuto una separazione dei genitori, hanno maggiori probabilità di fare uso di pornografia su internet. Rispetto all’uso dei dispositivi tecnologici, il possedere uno smartphone o un computer portatile favorisce un accesso più semplice alla visione di materiale pornografico.
Peter e Valkunburg (2016) hanno delineato un “adolescente tipo” che fa uso di pornografia classificandolo come: maschio, che si trova nella fase evolutiva della pubertà, che va alla ricerca di sensazioni forti e che presenta relazioni familiari deboli o problematiche.
Tra i fattori che possono proteggere dall’uso della pornografia sono stati indicati la presenza di un’istruzione superiore dei genitori, uno status socioeconomico più elevato, la presenza di una buona rete sociale di supporto, relazioni familiari più sane e una maggiore comunicazione all’interno del nucleo familiare (Mesch, 2009). Per questo oggi diviene sempre più importante parlare di sessualità con i propri figli.
Conseguenze dell’uso di pornografia in adolescenza
Tre sono le aree tematiche attorno le quali si concentrano le principali preoccupazioni (Wright, Štulhofer, 2019):
- facile accesso alla pornografia;
- il contenuto della pornografia;
- la capacità di un bambino o adolescente di separare la finzione pornografica dalla sessualità e dai rapporti sessuali reali.
Quando si valutano i potenziali effetti dell’uso di pornografia sulle convinzioni e sui comportamenti sessuali di bambini e adolescenti, è importante considerare i fattori di sviluppo. I bambini di età inferiore agli 8 anni hanno difficoltà a distinguere tra ciò che accade sullo schermo e ciò che accade nella vita reale (Collins et al., 2017).
Bisognerebbe quindi interrogarsi su quale sia la capacità di elaborazione cognitiva dell’individuo per comprendere meglio come e cosa apprendono i bambini sulla sessualità dalla pornografia.
Lo sviluppo fisico, socio-emotivo e cognitivo di una specifica fase evolutiva è in grado di influenzare la capacità di interpretare correttamente gli stimoli visivi nonchè l’elaborazione del materiale pornografico.
Essendo il pre-adolescente e l’adolescente in una fase della vita in cui il cervello non è ancora sviluppato, la visione di pornografia online può determinare l’insorgenza di comportamenti rischiosi, che a loro volta possono influenzare la misura in cui la pornografia viene cercata e quindi, a sua volta, agita.
In questa fase evolutiva i ragazzi e gli adolescenti non hanno la capacità di discernere tra ciò che appartiene alla vita sessuale reale e ciò che viene rappresentato nella pornografia.
Sinteticamente, tra le conseguenze della visione di pornografia in adolescenza e pre-adolescenza si rintracciano i seguenti aspetti (Dillard et al., 2019):
- comportamenti sessuali problematici in bambini di età inferiore ai 12 anni;
- inizio precoce dell’attività sessuale;
- comportamenti sessuali ad alto rischio;
- aggressività sessuale;
- oggettivazione delle donne;
- distorsione del ruolo di genere;
- aspettative irrealistiche delle relazioni sessuali;
- cambiamenti cerebrali;
- ipotetico sviluppo di un Disturbo di dipendenza da internet;
- ipotetico sviluppo di Disturbo di dipendenza da pornografia.
Tra le altre potenziali conseguenza negative, la visione della pornografia promuove raffigurazioni della sessualità e delle relazioni come qualcosa di impersonale, in cui la donna viene ritratta come subordinata agli uomini, come sottomessa ai bisogni sessuali maschili.
La pornografia su internet descrive il sesso come guidato esclusivamente dalla ricerca del piacere e non associato all’amore, all’affetto o ad una relazione impegnata. I comportamenti sessuali rischiosi sono rappresentati con video e immagini in cui raramente si fa uso del preservativo e dove il sesso avviene tra più persone contemporaneamente.
Conclusioni
L’uso della tecnologia da parte dei bambini, in particolare dei dispositivi mobile come tablet e smartphone è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Come evidenziato nel presente articolo, la possibilità di accedere facilmente alla rete può trasformarsi in un facile accesso alla pornografia.
Rispetto ad una problematica che può produrre conseguenze significative, la prima riflessione dovrebbe riguardare la valutazione dell’uso della tecnologia da parte di bambini e adolescenti. L’American Academy of Pediatrics (2008) raccomanda che gli adolescenti dovrebbero utilizzare i loro dispositivi tecnologici per meno di due ore al giorno.
Rispetto ai familiari è importante che i genitori parlino con i loro figli di sessualità, stabilendo un dialogo improntato all’educazione per un utilizzo consapevole del dispositivo tecnologico e di ciò che potrebbero guardare o trovare online. Rispetto ai tablet e pc presenti in casa si suggerisce l’installazione di un software che includa il filtraggio, il blocco ed il monitoraggio dell’attività online (Ybarra et al., 2009).
I genitori dovrebbero spiegare ai loro figli il perché di queste pratiche di “controllo”. In qualità di genitori vogliono proteggerli dalla visualizzazione di contenuti riservati agli adulti. Soprattutto per i bambini più piccoli è fondamentale limitare l’uso di internet in assenza di una supervisione.
Sebbene un piano di sicurezza sia essenziale, la prevenzione totale dell’accesso alla pornografia online è praticamente impossibile. Tuttavia, i genitori devono imparare a modulare i discorsi sull’affettività e la sessualità in funzione della fase evolutiva in cui si trovano i propri figli.
La costruzione di una relazione aperta tra genitore e figlio renderà più facile per il bambino recarsi dal genitore per porre lui domande sulle proprie curiosità sessuali. Allo stesso tempo, questo permetterà al genitore di farsi un’idea su come il proprio figlio stia vivendo questa nuova fase della crescita e di esplorazione della propria sessualità.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
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